Entro 15 giorni, a partire da oggi, le società Internet australiane sono obbligate ad attuare una nuova legge della Corte Federale e bloccare l'accesso di Isohunt, Torrentz, Torrenthound e Solar Movie a tutti i loro utenti, il sito di notizie australiano ABC News rapporti. Cinque siti di streaming online e download di torrent in totale sono stati citati in giudizio dalle società locali di protezione del copyright Foxtel e Village Roadshow a causa di ampie violazioni del copyright. Poiché quattro dei citati siti di condivisione di media piratati hanno già perso i loro casi, Kickass Torrent è ancora in fase di sperimentazione e attualmente rimane attivo. Tuttavia, guardando i casi dei suoi omologhi, è molto probabile che il sito incontri la stessa fiducia nel prossimo futuro.
Sebbene tale nuova sentenza possa rappresentare un inconveniente per gli utenti che sono già abituati a scaricare torrent e guardare film o ascoltare musica, i rappresentanti delle agenzie di copyright affermano che è tutto per il meglio. Peter Tonagh, il capo di Foxtel, sottolinea l'importanza di rispettare i creatori di contenuti e le speranze che i loro sforzi faranno capire a più persone che l'accesso ai contenuti protetti da copyright è in realtà un furto. I loro partner al Village Roadshow fanno eco a queste dichiarazioni e promettono di tornare in tribunale con altri 50 casi di distribuzione illegale di mezzi di comunicazione. Entrambe le società hanno accettato di pagare ai provider Internet 50 USD gratuiti per ogni dominio bloccato. Alla richiesta di servizi VPN che consentono di connettersi al sito bloccato creando un indirizzo IP virtuale con sede in un altro paese, entrambe le società hanno assicurato che non sarebbe stato un problema poiché tali servizi sono a pagamento pure. Ritengono che aumentare la consapevolezza porterà naturalmente gli utenti a ottenere legalmente i contenuti desiderati, invece di cercare di aggirare il divieto e tuffarsi ancora più a fondo nello sporco business della pirateria.
Il caso dell'Australia non è senza precedenti. Alcuni siti web di condivisione dei media sono già stati banditi e sono attualmente bloccati in numerosi paesi tra cui Argentina, Cina, Germania o Paesi Bassi. Anche nei paesi in cui è possibile accedere liberamente a tali siti, il download o la condivisione di contenuti protetti da copyright è ancora illegale e punibile dalla legge. Inoltre, non è un segreto che i contenuti piratati vengano spesso utilizzati dagli hacker per distribuire malware. Se non vivi in un paese che blocca i siti torrent, puoi usarli, ma ricorda che alla fine sei TU che potresti ritrovarti con Cerber ransomware sul tuo computer.