La Commissione Giustizia del Senato degli Stati Uniti ha approvato l’American Innovation and Choice Online Act, segnando un grande passo avanti nel regno delle Big Tech.
Dopo lunghe discussioni e dibattiti, giovedì la Commissione Giustizia del Senato degli Stati Uniti ha approvato il disegno di legge antitrust "American Innovation and Choice Online Act" (S.2992). Questo disegno di legge mira a regolamentare le Big Tech e altre grandi aziende affinché non sfruttino le loro posizioni dominanti in un settore per preferire altri prodotti e servizi di altri settori.
Noi abbiamo già riportato sull’American Innovation and Choice Online Act, e si consiglia la lettura della sintesi delle disposizioni. In breve, il disegno di legge propone di impedire alle aziende che godono di una situazione di quasi monopolio di trasferire vantaggi ingiusti ad altri beni e servizi. La formulazione del disegno di legge è piuttosto ampia in quanto cerca di fermare un’ampia gamma di comportamenti preferenziali. Il disegno di legge si applica alle aziende con una capitalizzazione di mercato superiore a 550 miliardi di dollari e superiore a 50 milioni mensili utenti attivi, anche se la FTC e il Dipartimento di Giustizia decideranno quali piattaforme tecnologiche rientrano in questo ambito definizione.
Il dibattito si è svolto ieri in Commissione Giustizia del Senato, dove è stata pubblicata la versione modificata dell'art Il disegno di legge ha ricevuto un voto favorevole 16-6, aprendo la strada al passaggio al voto del disegno di legge al Senato pavimento. Ci sono ancora alcune strade da percorrere prima, e se, il disegno di legge diventasse legge, ma il voto di giovedì ne ha segnato uno dei principali passi recenti compiuti per mantenere il controllo che Big Tech ha sulla concorrenza online spazio.
La versione modificata del disegno di legge affronta alcune preoccupazioni del settore, in particolare l’inclusione di piattaforme tecnologiche più grandi di proprietà straniera operante negli Stati Uniti nel suo ambito, affrontando così le preoccupazioni che ciò metterebbe i giganti tecnologici statunitensi in una posizione di svantaggio Paese. Sono state inoltre aggiunte disposizioni per chiarire che saranno consentiti comportamenti a tutela della privacy, ovvero l'abbonamento i modelli non saranno interessati e che le Piattaforme Coperte avranno un periodo di 1 anno per entrare in vigore conformità.
Resta da vedere come si evolverà il disegno di legge nel suo passaggio all’aula del Senato. Rimangono ancora preoccupazioni sul disegno di legge, ad esempio su come eliminerebbe l'incentivo per le Big Tech a interagire con terze parti sulle loro piattaforme.