Apple taglia la commissione dell'App Store al 15% per gli sviluppatori più piccoli

Apple taglierà il tasso di commissione dell’App Store dal 30% al 15% come parte del programma per aiutare le piccole imprese e gli sviluppatori indipendenti.

Apple e Google controllano collettivamente l'ecosistema delle app mobili e non è un eufemismo. iOS e iPadOS di Apple e Android di Google alimentano oltre il 99% degli smartphone e tablet nel mondo. Entrambi i giganti della tecnologia dettano anche il modo in cui gli sviluppatori di app vengono pagati per gli acquisti effettuati dagli utenti su App Store e Play Store. Fanno pagare un caro prezzo Il 30% dei ricavi degli sviluppatori sotto forma di commissioni per facilitare gli acquisti in-app obbligatori. Questa politica ha rovinato molti sviluppatori indipendenti e ha spinto quelli più grandi – come Spotify ed Epic Games – a lanciare insurrezioni in piena regola contro questi giganti della tecnologia. Tuttavia, Apple sta ora facendo un grande passo indietro e dimezzando la tariffa di commissione per i piccoli sviluppatori.

Apple ha annunciato oggi il suo

Programma per piccole imprese dell'App Store A "accelerare l’innovazione e aiutare le piccole imprese e gli sviluppatori indipendenti." Secondo la nuova politica, ora addebiteranno solo il 15% come commissione invece del precedente 30% per gli sviluppatori che guadagnano meno di 1 milione di dollari di entrate annuali.

Questo annuncio rappresenta un grande sollievo da parte di Apple per gli sviluppatori di app che commercializzano e vendono le loro app sull'App Store. Il passaggio mostra che Apple sta affrontando i principali punti critici per incentivare gli sviluppatori, semplicemente come avevano promesso durante l'evento WWDC online all'inizio di quest'anno. Secondo New York Times citando Torre dei sensori, questa mossa interesserà circa il 98% delle aziende che pagano una commissione ad Apple, ma questi sviluppatori rappresentano meno del 5% delle entrate dell'App Store lo scorso anno. In questo modo, Apple mantiene la sua torta guadagnando allo stesso tempo la benevolenza di una vasta popolazione.

Apple è lungi dall'abbassare la guardia nei confronti degli sviluppatori più grandi, soprattutto quelli scontenti come Epic Games, che ha lanciato una campagna contro i presunti Orwelliano ecosistema.

All'inizio di quest'anno, Epic Games ha bypassato Apple e ha offerto agli utenti la possibilità di effettuare pagamenti diretti in cambio di uno sconto del 20%. Apple ha reagito rimuovendo Fornite dall'App Store per aver violato la loro politica sui pagamenti e, quindi, ha limitato la disponibilità dello sparatutto in prima persona su iOS, a causa della mancanza di un'app affidabile di terze parti negozio. Epic ha citato in giudizio Apple in cambio, ma gli aggiornamenti di Fornite su iOS sono rimasti sospesi negli ultimi tre mesi. Anche Epic, insieme a Spotify e altri, ha aderito a un "Coalizione per l'equità delle app"per sfidare il monopolio di Google e Apple.

Anche se la battaglia tra Apple e lo sviluppatore Fornite deve ancora produrre un risultato epico, l'ultimo passo calmerà sicuramente i critici della prima. Ci auguriamo inoltre che Google segua l'esempio di Apple nell'abbassare le commissioni del Play Store, il che, ironicamente, si è rafforzato.