T-Mobile sta impedendo ad alcuni clienti di utilizzare iCloud Private Relay [Aggiornamento: dichiarazione T-Mobile]

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Ad alcuni abbonati T-Mobile viene impedito di utilizzare la funzione Private Relay sull'abbonamento iCloud Plus di Apple.

Aggiornamento 1 (01/11/2022 @ 11:10 ET): T-Mobile ha fornito Sviluppatori XDA con la seguente dichiarazione:

I clienti che hanno scelto piani e funzionalità con filtro dei contenuti (ad esempio controlli genitori) non hanno accesso a iCloud Private Relay per consentire a questi servizi di funzionare come previsto. Tutti gli altri clienti non hanno restrizioni.

L'articolo pubblicato su Gennaio10, 2022, è conservato di seguito.

Apple lo ha annunciato iCloud Plus abbonamento dello scorso anno, che presenta alcune funzionalità aggiuntive oltre alla consueta funzionalità di archiviazione cloud offerta dai piani iCloud più economici. Il nuovo abbonamento include video protetti per telecamere domestiche, un servizio proxy di posta elettronica e Private Relay, una funzionalità simile a VPN supportato su iOS 15 che instrada tutto il traffico Internet nel browser Web Safari attraverso più punti per oscurare il origine. Questa funzionalità ha lo scopo di migliorare la privacy, ma sembra che T-Mobile non sia interessata.

Ci sono state alcune segnalazioni su T-Mobile che ha bloccato iCloud Private Relay sulla sua rete cellulare sin dal lancio del servizio, ma le segnalazioni sono state scarse. Max Weinbach, noto divulgatore tecnologico, ha condiviso uno screenshot a giugno che spiegava "T-Mobile non è compatibile con iCloud Private Relay". Ci sono state segnalazioni da altri Luglio, settembre, E Dicembre, comprese le prove che alcuni clienti degli operatori che utilizzano la rete di T-Mobile (come Mint Mobile) sono anch'essi interessati. 9to5Mac è stato anche in grado di confermare il problema, ma Private Relay funziona ancora per molte persone su T-Mobile.

Il Rapporto Tmo avrebbe ottenuto un documento interno che indica alcuni clienti con funzionalità di filtro e blocco dei contenuti abilitate, come ad esempio Protezione Web di T-Mobile, non possono utilizzare anche l'inoltro privato di iCloud. Sviluppatori XDA ha contattato T-Mobile per chiedere cosa sta succedendo e aggiorneremo questo articolo quando (o se) la società fornirà una dichiarazione.

T-Mobile non è l'unico operatore che potrebbe essere preoccupato per Private Relay. Il telegrafo riferisce che diversi operatori di rete europei hanno firmato una lettera congiunta alla Commissione Europea in agosto che richiede ad Apple di interrompere il Private Relay. Vodafone, Telefonica, Orange e T-Mobile (la T-Mobile europea, cioè) hanno firmato la lettera, che recita: "il modo in cui l’implementazione dell’inoltro privato avrà conseguenze significative in termini di indebolimento della sovranità digitale europea. Inoltre, l’inoltro privato impedirà ad altri di innovare e competere nei mercati digitali a valle e potrebbe avere un impatto negativo sulla capacità degli operatori di gestire in modo efficiente le reti di telecomunicazioni”.