La Commissione europea ha affermato che sta accusando Apple di adottare comportamenti anticoncorrenziali a causa delle preoccupazioni relative alle politiche dell'App Store.
Venerdì la Commissione Europea ha dichiarato che accusa formalmente Apple di adottare comportamenti anticoncorrenziali. La Commissione ha affermato che Apple è colpevole di abusare della sua posizione dominante e di avere un vantaggio ingiusto quando compete con altre app nell’App Store.
La sentenza fa seguito a un reclamo iniziale di Spotify nel 2019 e mette in discussione una politica dell’App Store relativa all’uso obbligatorio del sistema di acquisto in-app di Apple. La Commissione ha affermato di essere preoccupata anche per una norma che impedisce agli sviluppatori di informare gli utenti su modi alternativi per acquistare software o servizi. Queste rigide regole “svantaggiano i servizi di streaming musicale concorrenti” e “privano agli utenti scelte di streaming musicale più economiche”. ha detto la Commissione (attraverso Il limite).
Inoltre, la Commissione ha affermato che le politiche dell’App Store di Apple comportano prezzi più alti per i consumatori. Apple impone una commissione del 30% su tutti gli acquisti in-app, che viene trasferita ai consumatori perché le aziende aumentano i prezzi degli abbonamenti.
L’accusa della Commissione riguarda solo le pratiche dell’App Store per lo streaming musicale. Apple è anche oggetto di indagine sulle pratiche relative agli ebook e all'App Store in generale, quindi presto potrebbero seguire altre sentenze. La Commissione potrebbe anche esaminare le politiche dell’App Store relative ai giochi, che sono diventate uno dei principali argomenti di dibattito negli ultimi mesi.
Questo è solo il primo passo del procedimento, in cui la Commissione informa Apple, che avrà l'opportunità di rispondere. Se ritenuta colpevole, Apple rischia una multa fino al 10% delle sue entrate annuali e potrebbe anche essere costretta a cambiare completamente il modo in cui opera l'App Store.
Apple si trova ad affrontare una serie di accuse relative alle sue politiche, tra cui la lotta contro Epic Games è tra quelle di più alto profilo. In un caso separato, la Australian Competition & Consumer Commission ha detto che c'erano “problemi significativi” relativi al modo in cui Apple (e Google) gestiscono il proprio App Store e al controllo che l’azienda ha su terze parti.