L’Unione Europea, come parte di una misura imminente, potrebbe costringere gli OEM di smartphone che vendono dispositivi in Europa a rendere disinstallabile il bloatware.
Bloatware e telefoni cellulari: nomina una coppia più iconica. Il numero di app preinstallate su alcuni smartphone è cresciuto così tanto al giorno d'oggi che le persone vengono ancora nei nostri forum per eseguire il flashing delle build Android stock per sbarazzarsi del gonfiore. Il bloatware è spesso precaricato sugli smartphone dagli operatori o anche gli stessi produttori di smartphone. Spesso sono servizi fastidiosi che probabilmente non utilizzerai mai ma che probabilmente non potrai nemmeno disinstallare. Poiché i dispositivi dell'operatore sono spesso abbastanza bloccati, la maggior parte degli utenti non può sbarazzarsi di queste app indesiderate senza scherzare con ADB. Per fortuna, l’Unione Europea ha un piano: vuole costringere i produttori di smartphone a consentire agli utenti di disinstallare il bloatware precaricato su questi dispositivi, secondo il rapporto. Financial Times.
Questa misura rientra nell’imminente legge sui servizi digitali che l’UE dovrebbe approvare entro la fine dell’anno. La legge mira principalmente ad affrontare l’attuale dominio delle grandi aziende tecnologiche su Internet. Alcune delle misure descritte nel progetto di legge imporrebbero ad aziende come Amazon o Google di non utilizzare i dati raccolti sulla piattaforma per le proprie attività commerciali a meno che lo rendono “accessibile agli utenti business attivi nelle stesse attività commerciali”. La bozza vieterebbe anche le cosiddette “piattaforme gatekeeper”, le società che possiedono le piattaforme su cui altri fanno affari (come Google e il suo Play Store, Apple e il suo App Store o Amazon e il suo Marketplace), dall'utilizzo dei dati pubblicitari che ricevono da altre aziende per "qualsiasi altro scopo diverso dai servizi pubblicitari". Inoltre, la legge impedirebbe alle grandi aziende tecnologiche di concedere un trattamento preferenziale ai propri servizi a scapito di rivali.
Anche se questa legge ovviamente non influisce su mercati come gli Stati Uniti, dove la maggior parte del fastidioso bloatware è precaricato dagli operatori invece che da OEM attuali, colpirebbe però aziende come Samsung e Xiaomi, che precaricano la propria suite di app anche quando esistono già Google alternative. Ti terremo aggiornato su eventuali nuovi sviluppi su questo fronte, poiché senza dubbio le grandi aziende tecnologiche si opporranno con forza prima che queste nuove normative entrino in vigore.