Android P abilita finalmente la compilazione automatica in Chrome e altri browser

Il motore di compilazione automatica di Android non funziona nei browser come Chrome. Questo non sarà più un problema con Android P e non richiederà l'utilizzo di uno speciale servizio di accessibilità.

Molti di noi all'interno della comunità Android si sono rallegrati quando è stato annunciato che Android 8.0 Oreo avrebbe portato il API di compilazione automatica molto attesa. Ciò significava che i gestori di password come LastPass, 1Password, Dashlane e altri potevano essere utilizzati per accedere alle applicazioni su Android. Nella maggior parte dei casi funziona bene, ma a volte la richiesta di compilazione automatica non viene rilevata. Questa implementazione impedisce inoltre di utilizzare queste applicazioni per accedere ai siti Web. Chrome, Microsoft Edge, Samsung Browser e Firefox utilizzano un rendering personalizzato che migliora le prestazioni ma impedisce il corretto funzionamento del motore di riempimento automatico. Questo non sarà più un problema con Android P e non richiederà nemmeno l'utilizzo di uno speciale servizio di accessibilità.

Alcuni gestori di password sono riusciti ad aggirare questa limitazione utilizzando un servizio di accessibilità. Questo non è molto facile da usare per coloro che sono nuovi o paranoici riguardo alle impostazioni sconosciute, ma ha funzionato. Google si rende conto che questo non è il metodo ottimale per far funzionare i gestori di password nei browser, quindi ha lavorato su un modo per implementarlo nella prossima versione di Android. All'inizio di questa settimana, abbiamo visto il rilasciata la prima anteprima per sviluppatori di Android P. Molti sviluppatori hanno iniziato ad armeggiare con le nuove modifiche.

Con Android P, non è più necessario abilitare manualmente il servizio di accessibilità. Google lo sta abilitando per impostazione predefinita. Quindi non solo elimina un passaggio che l'utente finale deve abilitare (cosa che alcuni erano preoccupati di abilitare in primo luogo), ma riduce anche drasticamente l'utilizzo della CPU sul dispositivo. Gli sviluppatori di Dashlane hanno iniziato rapidamente a lavorare su un prototipo utilizzando Android P Developer Preview 1. Ora le cose funzionano proprio come ti aspetteresti nel browser Chrome di Google.

Ci è stato anche detto che molto probabilmente funzionerà con gli altri browser mobili come Microsoft Edge e Samsung Browser quando si utilizza la funzione In-App Bubble di Dashlane. Sperano di farlo funzionare anche su Firefox, ma al momento non è possibile per noi accedere alla pagina web su questo browser.


Fonte: Dashlane