Apple vuole che il caso antitrust in India venga archiviato

Apple ha negato le accuse di aver danneggiato gli sviluppatori di app affermando che è un attore troppo piccolo nel mercato indiano.

L’App Store strettamente controllato di Apple e i suoi sistema di acquisto in-app proprietario sono stati messi sotto accusa negli ultimi tempi, con l'azienda di fronte indagini antitrust in più paesi, inclusi gli Stati Uniti, Europae Corea del Sud. Il gigante con sede a Cupertino si trova ad affrontare un caso antitrust simile in India per aver presumibilmente abusato della sua posizione dominante nel mercato delle app e aver danneggiato i piccoli sviluppatori. Nella sua risposta ufficiale, Apple ha chiesto all’autorità antitrust indiana di chiudere il caso, affermando che non è un attore dominante in India.

In una dichiarazione presentata alla Competition Commission of India (CCI), Apple ha negato l'affermazione accuse di aver ferito gli sviluppatori di app, dicendo che è troppo piccolo come giocatore indiano mercato, relazioni Reuters.

"Apple non è dominante nel mercato indiano... Senza dominio non può esserci abuso"

ha detto Apple nella documentazione presentata il 16 novembre.

Apple ha inoltre sottolineato nella sua dichiarazione che la sua quota di mercato in India era "un insignificante 0-5%" mentre il suo concorrente Google deteneva tra il 90 e il 100% del mercato. "È già stato stabilito che Google è l'attore dominante in India", ha aggiunto Apple.

Inoltre, Apple afferma che le commissioni addebitate per gli acquisti in-app lo sono "non ingiusto né eccessivo" aggiungendo che i piccoli sviluppatori non sono soggetti al tasso di commissione del 30%.

"Solo un piccolo numero di grandi sviluppatori, molti dei quali sono conglomerati multimiliardari, pagano la tariffa principale del 30%" Apple ha detto.

Il caso antitrust contro Apple è stato presentato a settembre da un gruppo no-profit chiamato "Together We Fight Society". Sostiene che la commissione del 30% di Apple sugli acquisti in-app danneggia gli sviluppatori di app e funge da barriera all'ingresso nel mercato.

"L'esistenza della commissione del 30% significa che alcuni sviluppatori di app non riusciranno mai ad arrivare sul mercato... Ciò potrebbe anche causare danni ai consumatori", ha detto il gruppo nella denuncia contro Apple.

Secondo Reuters, la CCI esaminerà le argomentazioni di Apple nelle prossime settimane e potrebbe ordinare un'indagine più ampia.