Un nuovo studio commissionato da Facebook ha dimostrato che le app predefinite di Apple e Google dominano le rispettive piattaforme, leggi di più qui.
Un nuovo studio di Comscore condiviso esclusivamente con Il limite sostiene che la maggior parte delle app utilizzate sugli smartphone sono preinstallate da Apple o Google. Il rapporto è stato commissionato da Facebook, una società di cui non è stata la più grande fan Apple da quando ha introdotto nuove funzionalità di privacy in iOS 14.5. Le app preinstallate hanno dominato per quanto riguarda i servizi di base come meteo, foto e orologio.
IL rapporto spiega inoltre in dettaglio come non tutte le app predefinite prevalgano sugli smartphone. Ad esempio, Apple Maps non si vede da nessuna parte, e nemmeno Apple Music, e Gmail arriva sotto Apple Mail anche su iOS. Lo studio è stato condotto nel dicembre dello scorso anno e Comscore ha raccolto dati di circa 4.000 persone, raccolti dalle app e dai siti Web dell'azienda. Su iOS, il 75% delle app più utilizzate sono realizzate da Apple, mentre su Android il 60% delle app più utilizzate sono realizzate da Google. Facebook è l'unica azienda a possedere più di un'app tra le prime 20 su iOS e l'unica azienda a possedere tre app su Android.
Facebook ha pagato lo studio Comscore per mostrare il "impatto delle app preinstallate sull'ecosistema delle app competitive" secondo il portavoce dell'azienda Joe Osborne. Apple ha respinto i risultati del rapporto. "Questo sondaggio finanziato da Facebook del dicembre 2020 è stato studiato appositamente per dare la falsa impressione che ci sia poca concorrenza sull'App Store," ha detto un portavoce di Apple Il limite. "In verità, le app di terze parti competono con le app di Apple in ogni categoria e godono di un successo su larga scala."
Il portavoce prosegue inoltre affermando che la metodologia del sondaggio era “seriamente imperfetta in vari modi”. Ad esempio, si nota che i risultati apparentemente contraddicono un precedente rapporto di Comscore nell'aprile 2021, anche se lo studio non ha preso in considerazione tutte le app preinstallate.
La metodologia ha le sue stranezze; non includeva nella classifica browser come Safari di Apple o Chrome di Google. Inoltre non ha considerato le “funzionalità integrate del sistema operativo” come Siri. I risultati per Android non sono stati raccolti da specifici produttori di telefoni, il che significa che l’utilizzo delle app non è suddiviso per i telefoni Samsung rispetto a Google Pixel, ad esempio. Ecco perché Samsung Calculator e Samsung Email sono in cima alla lista su Android.